Parodontite cura – Studio dentistico Laser Chiamenti Lista
Come si cura la parodontite?
Questo articolo vuole far conoscere le ultime novità nella cura della parodontite, utilizzando anche dei brevi video riassuntivi che vi consiglio di vedere.
L’articolo, inoltre, vuol fare capire quali sono le differenze tra un metodo di cura ed un altro.
1. Parodontite cos’è.
La parodontite, è quella malattia chiamata anche piorrea, è subdola, fa perdere i denti e per essere sconfitta deve essere riconosciuta e trattata il più precocemente possibile.
Talvolta può iniziare in giovane età ed ha un andamento a fasi alterne, ma si aggrava continuamente e intorno ai 50 anni si inizia a perdere i denti.
Per capire come si sviluppa, diciamo che esistono delle forme di parodontite ad evoluzione veloce e aggressiva, ma anche forme a lenta progressione, ed inoltre può colpire alcuni denti della bocca o essere generalizzata a tutta la bocca.
Certamente è importante comprendere cos’è la parodontite, ma è altrettanto importante sapere come si cura.
Parodontite cos’è e come si cura.
La parodontite è una malattia frequente, e viene scoperta spesso in ritardo.
Le persone si abituano a questo disturbo e all’inizio pensano che i fastidi gengivali, come il sanguinamento ma anche l’alitosi siano normali e passeggeri, per poi accorgersi in fase avanzata, della mobilità dei denti.
Per questo motivo spesso. la parodontite, viene diagnosticata quando è tardi ed i danni sono avanzati e questo complica qualsiasi terapia, mentre una diagnosi precoce farebbe la differenza, e darebbe risultati migliori.
I danni legati a questa malattia li possiamo distinguere in danni locali, ovvero riguardanti la struttura di sostegno del dente, e generali con interessamento del cervello, ad esempio demenza senile e alzeimer, il cuore con aterosclerosi, e possono anche influire sulla gravidanza.
Nei prossimi paragrafi tratteremo i sintomi, la diagnosi, la cura, con particolare attenzione alle ultime scoperte.
1.1 Parodontite cause.
E’ una malattia causata dai batteri che possono causare una diversa evoluzione e gravità della malattia.
La placca ed il tartaro sono le fonti maggiori di batteri!
Anche la familiarità e la genetica hanno un ruolo importante nella manifestazione della malattia.
Il fumo lo stress ed il diabete sono fattori che aggravano la malattia.
I danni si manifestano sui tessuti che circondano il dente che sono l’osso di sostegno del dente, la gengiva e il legamento parodontale.
Quest’ultimo ha il compito di trattenere, anzi di legare il dente all’interno dell’alveolo dentale.
Non curarla ha come conseguenza il peggioramento continuo fino alla perdita dei denti.
Oggi perdere i denti non è più accettabile perché ci sono modi di riconoscere e curare la parodontite.
La mia equipe è attenta a studiare e diagnosticare precocemente la malattia parodontale.
Abbiamo messo a punto un protocollo di terapia che da soddisfazioni molto grandi a me, allo staff ed ai pazienti tutti.
1.2 Parodontite sintomi.
Come già detto riconoscere i sintomi iniziali è importante per la guarigione della malattia.
Allora distinguiamo quali sono i sintomi iniziali e quali quelli tardivi della parodontite.
- Sintomi della parodontite lieve.
- Sintomi della parodontite grave.
Sintomi della parodontite lieve.
La malattia inizia con l’infiammazione gengivale, ed i sintomi sono molto scarsi e poco visibili.
Con una attenta osservazione però, si puo’ notare il segno più evidente, un orletto infiammatorio sul margine gengivale accompagnato da una tendenza delle gengive a sanguinare.
Questo segno è accompagnato dalla presenza di tartaro ed un inizio di piccole tasche gengivali.
Quello che però deve rassicurare è che un intervento del dentista con detartraggio e scaling radicolare, risolvono egregiamente questa situazione.
Sintomi della parodontite grave.
La parodontite grave è caratterizzata da mobilità dei denti e profonde tasche gengivali.
L’infiammazione gengivale che dura da molto tempo, finisce per danneggiare il legamento parodontale, un insieme di fibre che hanno il compito di tenere legato e fermo il dente al suo posto nell’alveolo osseo, per poi causare la mobilità dentale.
Quello che si deve sapere, è che questi sintomi ci dicono che c’è la malattia e non si deve aspettare, la cura deve iniziare subito, la guarigione completa è facilmente raggiungibile con la terapia messa a punto nel nostro protocollo.
La cura di questa malattia quindi è efficace grazie alle ultime scoperte di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
1.3 Parodontite diagnosi.
Dopo avere detto quali sono i sintomi della parodontite si deve parlare della diagnosi.
Ricordiamo anche che la diagnosi di malattia deve essere fatta in modo scrupoloso ogni qual volta ci sia un sospetto come il sanguinamento gengivale, la presenza di tasca gengivale, la familiarità o semplicemente ad ogni visita dal dentista.
La diagnosi clinica è sicuramente il primo passaggio per un controllo e si avvale dei seguenti punti:
- Sondaggio del solco gengivale per evidenziare eventuali tasche gengivali.
- Valutazione del sanguinamento e/o gonfiore gengivale.
- Analisi della mobilità o spostamento dentale.
- Controllo della Infiammazione o di eventuali ascessi gengivali.
- Valutazione del dolore gengivale.
Radiografie, quando c’è un sospetto.
- RX Ortopantomografia.
- RX endorali.
Per ultimo, la Diagnosi microbiologica
- Test microbiologico con identificazione dei tipi di batteri presenti nella bocca.
La valutazione della gravità e della prognosi della malattia richiede l’analisi dei tipi di batteri presenti, perché sappiamo che l’evoluzione della malattia dipende anche da loro.
Non meno importante la valutazione della predisposizione familiare alla malattia. Sappiamo che se i genitori hanno sofferto di parodontite ci può essere una predisposizione familiare che si indaga con il seguente test.
Diagnosi genetica per valutare la predisposizione e la familiarità:
- Test genetico.
2. Parodontite lieve.
La parodontite, per chiarezza, può essere lieve o perché la diagnosi è tempestiva, oppure perchè non ci sono batteri molto aggressivi e nemmeno fattori aggravanti.
Di questi ultimi diremo estesamente paragrafo seguente.
Il sintomo iniziale, principale e spesso unico è il sanguinamento gengivale che si accompagna a leggero gonfiore e rossore delle gengive con iniziali e sporadiche piccole tasche gengivali.
Il sanguinamento gengivale è spesso il primo segno da prendere in considerazione e si nota generalmente quando si usa lo spazzolino dentale per la pulizia dei denti.
La parodontite lieve è perfettamente curabile, i danni presenti scompaiono e si ripristina la perfetta salute della bocca.
La cura della parodontite lieve si avvale comunque delle ultime tecnologie, il Laser, oltre alla terapia causale.
3. Parodontite grave.
La parodontite grave è data da un insieme di fattori tra i quali: la presenza di batteri molto aggressivi nella bocca e anni di malattia in cui i segni ed i sintomi tipici della parodontite non erano evidenti.
Altre cause che portano alla parodontite grave sono la familiarità, i fattori aggravanti come il fumo, lo stress e il diabete.
Ad ogni modo un ruolo fondamentale nella evoluzione della parodontite è legato alla diagnosi precoce.
Quindi abbiamo visto che la parodontite grave si sviluppa per una serie di coincidenze negative: la presenza di batteri aggressivi, i fattori predisponenti, la diagnosi tardiva.
Quando non si presta attenzione ai sintomi iniziali si permette alla malattia di avanzare, quando si ritardano la diagnosi e la cura, la parodontite diventa grave con danni talvolta irreversibili.
Ma non bisogna arrendersi, la cura che abbiamo a disposizione è molto efficace.
3.1 Parodontite grave e complicata.
La parodontite si definisce grave e complicata quando il danno è rilevante, evidente e si sviluppa in profondità.
Per evitare quindi che la parodontite diventi grave e complicata è necessario prestare attenzione e riconoscere i seguenti sintomi:
- Sanguinamento delle gengive spontaneo, notturno o allo spazzolamento.
- Arrossamento e gonfiore delle gengive.
- Alito cattivo.
- Denti che si muovono.
- Denti che si “allungano” e diventano sensibili.
- Aumento dello spazio tra i denti.
- Presenza di tasche gengivali profonde.
La parodontite grave e complicata presenta tutti i sintomi suddetti ma può essere comunque curata con l’obiettivo di salvaguardare i denti e mantenere la masticazione.
Questa malattia è spesso associata ad alcune condizioni che ne peggiorano ed accelerano l’evoluzione e per questo si devono conoscere.
La parodontite grave è condizionata da questi fattori:
- Lo stress perché diminuisce le difese dell’organismo.
- La predisposizione familiare favorisce la presenza e la gravità della malattia.
- Le malattie sistemiche come il diabete peggiorano la malattia.
- Anche il fumo come lo stress la aggravano, perché diminuiscono le difese dell’organismo.
In conclusione, la parola d’ordine per evitare la parodontite grave e complicata è grande attenzione ai sintomi e ai segni!
Attenzione massima alla diagnosi da parte del dentista, in modo tale da scoprire l’eventuale malattia parodontale il più presto possibile ed evitare così la parodontite grave.
A questo punto vi dirò come curare la parodontite.
Questo argomento è molto interessante ma può essere anche molto particolare.
Per renderlo chiaro, semplice, non prolisso ho fatto dei brevi video e delle sintesi.
4. Parodontite cura.
Questo paragrafo dice come si cura la malattia parodontale, vedrete che ci sono cure chirurgiche oppure NON chirurgiche.
- La modalità di cura chirurgica è in uso da molto tempo, e si avvale frequentemente di innesti ossei ed anche interventi chiamati scaling a cielo aperto.
In ambo i casi si incidono le gengive con il bisturi e servono punti di sutura.
Come si può immaginare questa tecnica chirurgica è cruenta, provoca disagi come dolore postoperatorio, gonfiore, lungo tempo di guarigione accompagnato da disturbi e malessere, difficoltà all’alimentazione, retrazione gengivale accentuata.
- Un secondo modo, invece, non chirurgico di cura della parodontite è la terapia chiamata causale, dove non si tagliano le gengive e non si danno punti di sutura.
Questa seconda tecnica di cura, come la precedente inizia con sistemi efficaci di rimozione della placca dentaria, per poi passare alla levigatura delle radici, detta anche scaling radicolare, eseguito però senza tagliare le gengive senza l’uso del bisturi.
- Parliamo ora della terza tecnica, la più moderna ed innovativa nella cura della parodontite, assolutamente non chirurgica, che utilizza la nuova scoperta, il Laser.
La Laserterapia quindi è senza dubbio l’ultima scoperta.
La cura Laser Lanap è l’ alternativa alla cura chirurgica. E’ una terapia come detto, per prima cosa non chirurgica e si avvale dell’uso del Laser.
E’ la novità assoluta, e da quando si pratica questa tecnica gli interventi chirurgici non si fanno quasi più.
Quest’ultimo modo di curare la parodontite rappresenta al giorno d’oggi il modo più completo innovativo e meno doloroso di cura della malattia parodontale.
4.1 Come curare la parodontite.
La risposta al quesito “Come curare la parodontite” la troviamo quindi nelle ultime scoperte, perché questa malattia ha una nuova cura che in questo paragrafo vi voglio esporre in modo chiaro e conciso.
Guarda il video seguente che in 2 minuti ti chiarisce il problema oppure continua sull’articolo.
Per conoscerla ed apprezzarla è importante tenere a mente le seguenti due cose, in primo luogo non si taglia la gengiva, non si danno punti di sutura, non è dolorosa, ed in secondo luogo la guarigione richiede poco tempo, le gengive si sfiammano, il sanguinamento cessa ed i danni si riparano.
E’ una tecnica che sta prendendo il sopravvento sulle altre, è un nuovo modo di approcciare la cura della parodontite-piorrea, una tecnica rigenerativa dei tessuti malati denominata per questo, rigenerazione assistita laser, identificata specificamente come “metodo Laser LANAP”.
Questo modo con cui la parodontite si cura è stato studiato negli Stati Uniti proprio per guarire la parodontite.
E’ stato sviluppato specificamente per il trattamento della parodontite moderata ed avanzata, e per guarire le tasche gengivali.
Consiste nell’eliminare lo strato gengivale superficiale e malato mediante il Laser.
Il Laser funziona in un modo particolare, vaporizza selettivamente il tessuto malato, infetto, infiammato, necrotico e stimola la ricrescita di tessuto sano.
Il metodo Laser LANAP è quindi per definizione un metodo di trattamento completamente alternativo alla chirurgia parodontale fatta di innesti ossei, membrane, e levigatura radicolare a cielo aperto.
Vi voglio dire ancora che noi usiamo con successo questa nuova cura, che in una o poche sedute favorisce la ricrescita ossea.
Questo modo di curare la parodontite è adatto a:
- Curare parodontiti lievi ed avanzate,
- Pazienti con poca disponibilità di tempo,
- Persone che vogliono salvare i propri denti in modo non traumatico,
- Coloro che non desiderano sottoporsi a cure chirurgiche e invasive.
4.2 Cosa fare per fermare la parodontite?
Diciamo prima di tutto che fermare la parodontite significa due cose:
– Eliminare la fase acuta di attività della malattie e quindi far cessare i sintomi peggiori come l’infiammazione gengivale, il sanguinamento , il dolore, l’alitosi.
– Significa anche far regredire le tasche gengivali causa di tutti i problemi parodontali.
Per fermare la parodontite il trattamento che io consiglio è la cura Laser Lanap.
E’ una cura efficace che dà ottimi risultati immediati.
Generalmente il trattamento Laser ferma la parodontite.
Vi devo dire oltre a questo che per fermare la parodontite la cura Laser deve essere associata alle cure di mantenimento della guarigione.
Il mantenimento della guarigione dovete sapere che è importante quanto la cura iniziale, perché la parodontite è sempre in agguato e può ricomparire anche dopo la guarigione.
Il mantenimento è la chiave del successo e consiste in controlli ogni 6 mesi con detartraggio Laser, controllo delle tasche gengivali, e della placca batterica.
Quanto tempo ci vuole per guarire dalla parodontite?
La risposta per essere chiara, deve distinguere tra tempo di durata della cura, e tempo di guarigione della parodontite.
Per dirla tutta, dipende anche dalla gravità della malattia stessa e per essere chiari, il tempo per guarire è legato per prima cosa alla procedura stessa, ovvero alla preparazione della bocca alla sua disinfezione mediante un primo trattamento Laser, scaling, alla corretta istruzione dell’igiene orale, ed infine ad una seconda applicazione Laser.
Il trattamento consiste in una o più fasi in cui il Laser si alterna ad ultrasuoni, scaling radicolare, irrigazioni di soluzione attivante.
Il sondaggio parodontale, le radiografie di diagnosi e verifica, il test batteriologico e genetico possono completare il quadro terapeutico.
Applicare il metodo Laser Lanap e guarire la parodontite, come si intuisce, è un intervento preciso con uno schema di intervento sicuro e ben codificato.
A mio avviso per essere precisi, pignoli ed efficaci, la cura della parodontite necessita nei casi semplici e di media gravità di 3 o più ore di terapia, raggiungibili in una o più sedute.
La guarigione della parodontite inizia con l’inizio della cura e si completa con la riparazione dei danni che è giusto verificare dopo 30 giorni dalla fine della cura.
5. Parodontite ultime scoperte.
Tanto per cominciare, parodontite ultime scoperte significa nuove possibilità di cura.
L’ultima scoperta è la tecnica di cura Laser Lanap, che per essere precisi elimina dalla tasca gengivale tutti i batteri ed anche i tessuti malati per poi stimolare la ricrescita dei tessuti sani.
Le persone apprezzano questa ultima scoperta soprattutto perché è una alternativa alla chirurgia, non è dolorosa, ha tempi di guarigione veloci e non da disagi ne gonfiore post-applicazione, ma ancora più importante da ottimi risultati.
Negli ultimi anni questa tecnica sta prendendo il sopravvento sulle altre, un nuovo modo di approcciare la parodontite-piorrea, una tecnica rigenerativa denominata rigenerazione assistita laser , identificata specificamente come metodo LANAP.
Questo nuovo modo con cui la parodontite si cura, il metodo Laser Lanap, è stato studiato prima di tutto per guarire la malattia parodontale senza dolore e senza chirurgia , ma dovete sapere anche che è stato sviluppato specificamente per il trattamento della parodontite moderata ed avanzata.
Il metodo consiste in una procedura studiata per eliminare lo strato gengivale malato dal tessuto sano sottostante, vaporizzare selettivamente il tessuto malato, infetto, infiammato e necrotico e non il tessuto sano.
Il Laser si utilizza quindi per “vaporizzare” il tessuto malato e stimolare la ricrescita di quello sano.
I risultati della cura laser lanap sono ottimi, perciò danno molta soddisfazione ai pazienti ed agli operatori.
Riassumiamo le caratteristiche della cura laser:
- Nessun effetto collaterale.
- No dolore residuo.
- Nessun punto di sutura.
- No gonfiore dopo l’intervento.
- Riduce la mobilità dentale.
- Scomparsa delle tasche gengivali.
- Percentuale elevata di successo.
Dopo aver detto della parodontite e ultime scoperte, passiamo nel prossimo paragrafo alla descrizione approfondita della tecnica di cura della parodontite con il laser.
6. Parodontite cura laser.
Le ultime scoperte ci dicono che il Laser offre nuove possibilità di guarigione a questa malattia.
Per essere chiari, laddove la parodontite si cura con il Laser le guarigioni sono aumentate, e per questa ragione io consiglio di curare la parodontite con la tecnica Laser Lanap.
E’ un grande sollievo poter dire cha la parodontite ha una nuova cura.
Questa tecnica come ho detto consiste in primo luogo nella pulizia delle tasche e delle radici dentarie dal tartaro e per questa ragione è indicato il detartraggio Laser che facilita la rimozione del tartaro, per poi di seguito eliminare batteri, cellule infette e malate dalla parete interna della tasca gengivale mediante la fibra Laser inserita nella tasca gengivale.
Per questa ragione l’utilizzo del detartraggio Laser, che ne facilita la rimozione, per poi arrivare allo scaling.
Per molto tempo la cura della parodontite si è fatta con la chirurgia, ora nel nostro studio il 70% parodontiti si cura con Laser.
Nella parodontite lieve e media si può avere una guarigione completa con riparazione dei danni.
Per avere questo risultato serve come detto, in primo luogo una diagnosi precoce ed in aggiunta un intervento laser tempestivo.
Nei casi di parodontite aggressiva, dove la diagnosi è stata tardiva, la cura ha dei compromessi nei risultati, sia pure accettabili, è comunque valido questo altro obiettivo:
Raggiungere la salute dentale senza sanguinamento preservando i denti e la masticazione più a lungo possibile.
La parodontite si cura con il Laser perché?
La parodontite si cura con il laser perché penetra nel tessuto infiammato della tasca gengivale e induce innumerevoli effetti.
– Uccide i batteri che causano la malattia ed elimina lo strato infetto superficiale della parete della tasca gengivale.
Ma ancora di più..
– Stacca il tartaro dalla superficie radicolare facilitandone la rimozione.
– Fa crescere le cellule della guarigione; aumenta cioè il numero e l’attività delle cellule che riparano i danni.
Cosa facciamo quindi per guarire la parodontite?
Innanzi tutto, rimuoviamo completamente il tartaro dalla superficie dei denti ed il laser utilizzato sul tartaro ne facilita la rimozione.
in aggiunta a questo utilizziamo la fibra laser nella tasca gengivale favorendo la guarigione.
7. Parodontite cura definitiva.
Dovete sapere che la parodontite ha una cura definitiva che protegge dalla perdita dei denti e la storia di Carla è un chiaro esempio.
Vi raccontiamo la breve storia di Carla perché è riuscita a guarire dalla parodontite con la cura definitiva laser.
7.1 La parodontite ha una cura definitiva?
Carla. signora cinquantenne, soffre di parodontite, ovvero gengive arrossate a volte gonfie e sanguinanti specialmente quando usa lo spazzolino. Questo la mette molto a disagio.
Carla ha una passione dall’età di 20 anni, a cui dedica tutto il suo tempo libero: la recitazione, che esercita con dedizione in una compagnia teatrale.
Le gengive arrossate e gonfie però le hanno cambiato il sorriso, tanto che le sue recite diventano sempre più faticose, per la necessità di nascondere il disagio.
Le sedute annuali di pulizia dentale con ultrasuoni, le danno un breve periodo di benessere, ma il problema di una fastidiosa alitosi poi ritorna e condiziona le sue relazioni.
7.2 Quale cura per la parodontite?
Raccontiamo il caso di Carla prima di tutto, perché è un caso di cura non chirurgica di parodontite, e per dire quindi che la parodontite si cura anche in modo non traumatico, senza tagliare la gengiva e senza punti di sutura.
Condividiamo questa storia, infine, con le persone che soffrono di parodontite, per sottolineare che la parodontite si cura definitivamente specie se la diagnosi è precoce, e per ripetere ancora che possiamo avvalerci di trattamenti non chirurgici e non invasivi.
Quando Carla giunge nel nostro studio, si sottopone all’iter diagnostico per la valutazione della parodontite e subito risulta chiaro il suo quadro clinico, ma si vede anche la possibilità di una buona guarigione.
Bastano, quindi, visita e radiografie iniziali per capire il grado di malattia e le possibilità di cura.
Per prima cosa, spieghiamo a Carla quali sono le cause della malattia. Le chiediamo se in famiglia ci sono altri casi di parodontite perché questa malattia ha una certa familiarità, e le spieghiamo che il fumo la aggrava.
Carla si presenta subito decisa e determinata a guarire .
I suoi problemi, come l’iniziale mobilità dentale, le gengive sanguinanti, l’alitosi , richiedono delle cure immediate e con la sua collaborazione li risolveremo.
7.3 Parodontite cura definitiva
Per prima cosa studiamo i batteri della bocca e facciamo il test al DNA. Per arrivare poi alla cura laser secondo protocollo in cui il nostro staff è specializzato e che significa:
- Il bisturi non si usa.
- Non c’è dolore.
- Nessun gonfiore.
- Alimentazione regolare.
- Una rapida guarigione.
- Nessuna sutura.
- Grande soddisfazione per tutti.
Risultati della cura Laser della parodontite di Carla.
Per prima cosa, l’alitosi scompare, le gengive riprendono il giusto aspetto e colore.
Infine Carla riacquista sicurezza, voglia e gioia di recitare e ci invita alla prima del nuovo spettacolo, dove riprende il ruolo di prima attrice.
Per concludere
Dobbiamo dire prima di tutto, che ogni successo è una gioia condivisa tra paziente e staff intero.
Carla è soddisfatta, si sottopone ogni 4/6 mesi a visita di controllo della parodontite, dove viene controllato in primo luogo, che tutto vada bene, e si esegue poi un detartraggio Laser.
5. Sono guarito dalla parodontite.
Sono guarito dalla parodontite, lo possono dire tutti coloro che soffrono di parodontite, quando iniziano la terapia per tempo e nel modo adeguato.
Prima di riportare delle testimonianze di guarigione, voglio sottolineare, che tutti possono dire sono guarito dalla parodontite, per il motivo che la guarigione può essere sempre raggiunta, ma sottolineo anche che i risultati dipendono comunque dalla gravità della malattia stessa.
Si può ottenere una guarigione completa della malattia parodontale, in alcuni casi si arriva ad una remissione della malattia con la persistenza di alcuni piccoli danni ma senza infiammazione e dolore, oppure nei casi gravi, si può puntare alla conservazione dei denti anche se danneggiati, per facilitare e conservare la masticazione rimandando il ricorso all’implantologia.
Cosa fare per poter dire sono guarito dalla parodontite
Riassumo ora le tre fasi della terapia Laser Lanap già descritte nel paragrafo precedente:
– Protocollo adeguato di igiene della bocca
– Terapia Laser Lanap della parodontite in centro specializzato
– Mantenimento dei risultati ottenuti
Eseguire nel modo corretto ognuna di queste fasi di cura è il presupposto per poter dire sono guarito dalla parodontite.
Come capire se la parodontite è guarita
E’ molto semplice, per poter dire sono guarito dalla parodontite, devono scomparire i segni ed i sintomi. Le gengive devono assumere una colorazione rosa, senza il rossore ed il gonfiore, e soprattutto senza sanguinamento gengivale.
Sarà il dentista infine con il sondaggio delle tasche a confermare la scomparsa delle tasche gengivali e la guarigione.
Sono guarito dalla parodontite forum.
6 mesi fa
Io sono guarito dalla parodontite, con la cura laser. Ho seguito tutte le indicazioni ed i consigli del dottore, che hanno dato risultati molto buoni.
Franco
4 mesi fa
Mi sono rivolta allo Studio Chiamenti Lista per curare una parodontite in stato avanzato per la quale avrei dovuto sottopormi a più interventi chirurgici invasivi e traumatici con conseguente lacerazione e punti di sutura sulle gengive malate. Il Dott. Chiamenti mi ha sottoposta a laserterapia che ha evitato la procedura chirurgica e ha accelerato i tempi di guarigione; inoltre mi ha insegnato a curare in modo attento e scrupoloso l’igiene orale. Tutto lo staff medico e tutte le assistenti dello studio lavorano con molta professionalita’ e cortesia. Lo consiglierei certamente.
Elisa
Conclusioni
Noi consigliamo di curare la parodontite con la tecnica laser, prima di tutto perché è una tecnica che da grandi soddisfazioni si avvale di una crescente rilevanza scientifica e dà ottimi risultati.
Bisogna però sottolineare che solo la scrupolosa osservanza di tutti i passaggi che elenchiamo di seguito porta al successo ed alla guarigione della parodontite:
- Diagnosi precisa.
- Terapia causale meticolosa con detartraggio laser.
- Cura laser.
- Mantenimento con visite periodiche.
- Collaborazione del paziente.
9. Parodontite e bicarbonato.
Dovete sapere che la cura della parodontite si avvale anche dell’uso del bicarbonato, un rimedio naturale che aiuta la guarigione.
A dire il vero parodontite e bicarbonato sono una valida associazione di cura solamente se vengono contemporaneamente rimosse le cause che hanno generato la malattia.
Attenzione quindi, non dobbiamo pensare che il bicarbonato da solo possa essere la cura della parodontite, e nemmeno della gengivite.
Il bicarbonato è un valido aiuto quando usato correttamente in associazione al protocollo completo di cura della malattia.
Visto che Parodontite e bicarbonato sono una associazione di cura valida, io consiglio di usare il bicarbonato seguendo un piano di cura che prevede la rimozione del tartaro dalla bocca con il detartraggio, con lo scaling, con una corretta igiene orale.
Per essere chiari, quando l’infiammazione gengivale si protrae da un pò di tempo, quando cominciano a comparire le prime tasche gengivali, consiglio un altra cosa altrettanto importante, l’eliminazione dei batteri che causano la malattia, per questo il Laser è imbattibile.
Il Laser usato con tecnica Lanap nelle tasche gengivali inserendo la fibra attiva nel solco elimina tutti i batteri che portano la malattia parodontale.
9.1 Come usare il bicarbonato per le gengive.
Per prima cosa ricordiamo che batteri tartaro e placca sono la causa dell’infiammazione gengivale, delle tasche gengivali e della malattia parodontale.
E’ facile capire a questo punto che il bicarbonato anche se contrasta l’infiammazione delle gengive aiuta a guarire solamente se vengono rimosse le cause di malattia.
Per chiarezza il bicarbonato aiuta a combattere l’infiammazione della bocca, grazie alle sue proprietà alcalinizzanti e anti settiche naturali contrastando il proliferare dei batteri che sono l’origine all’infiammazione.
Come usare il bicarbonato per gengive allora?
Bisogna chiarire innanzitutto, che il modo più efficace di usare il bicarbonato è di utilizzarlo come dentifricio.
Per questa ragione fate così, prendete un cucchiaino di bicarbonato diluitelo con alcune gocce di acqua ossigenata e utilizzatelo come si utilizza un dentifricio.
C’è un secondo modo altrettanto efficace di usare il bicarbonato, bagnare gli scovolini con la pasta bicarbonato-acqua ossigenata e pulire gli spazi interdentali.
9.2 Sciacqui con bicarbonato per gengive infiammate.
Un ulteriore modo di usare il bicarbonato nella parodontite sono gli sciacqui della bocca.
Questo è un modo di utilizzo molto “leggero”, che non è in grado di portare il bicarbonato nel solco gengivale, dove si trova la causa di infiammazione nella parodontite, e quindi è di modesta utilità da solo, ma usato assieme alle altre modalità diventa efficace.
In conclusione parodontite e bicarbonato sono una associazione di grande aiuto curativo quando si introduce nella cura il Laser con tecnica Lanap, perché il Laser esalta gli effetti del bicarbonato.
Il bicarbonato, nella cura della parodontite, deve quindi essere integrato molto bene nel protocollo di cura laser della parodontite.
10. Antibiotici per parodontite.
Gli antibiotici per parodontite sono indicati nella cura della malattia parodontale, devono però essere usati con una modalità ben precisa e soprattutto dopo avere eliminato le cause di malattia.
Indicazioni all’uso dell’ antibiotico nella malattia parodontale:
– Anzitutto ricordiamo che la parodontite è sostenuta da batteri ecco perché è utile l’uso della terapia antibiotica.
– Gli antibiotici sono indicati, anzi si devono assolutamente usare in fase acuta di malattia parodontale e in presenza di ascesso gengivale.
– Attenzione però, è sbagliato pensare che la sola cura antibiotica guarisca la parodontite.
– Nella cura della parodontite, la terapia antibiotica si deve inserire nel contesto della terapia causale, in cui si devono eliminare i fattori che causano la malattia, tra cui batteri, placca, tartaro, fumo, diabete.
– E’ importante infine sapere quale antibiotico è meglio usare nella parodontite.
La cura con antibiotici, ripeto, è un aspetto della cura e deve essere associata a quella che viene chiamata terapia causale.
Ricordiamo che la terapia causale consiste nel rimuovere i fattori da cui origina la malattia.
Quanto appena detto è sostanzialmente il segreto della cura alla parodontite. Rimuovere il tartaro, eliminare i batteri con una corretta igiene orale, eliminare i batteri con un particolare uso degli antibiotici, ma soprattutto con l’uso del Laser.
10.1 Antibiotici per parodontite.
Entrare nello specifico e dire quali antibiotici per parodontite sia meglio usare richiede sapere quando fare questa terapia, e come calibrarla sulla persona valutando i sintomi le indicazioni e le intolleranze individuali.
Antibiotici per parodontite?
Andiamo con ordine, gli antibiotici migliori per parodontite sono vari tra cui amoxicillina, doxiciclina, metronidazolo.
In definitiva si deve sapere questo :
- Gli antibiotici in presenza di infezione parodontale acuta si devono usare.
L’infezione parodontale acuta si riconosce dalle gengive gonfie rosse infiammate e doloranti. L’infezione acuta si riconosce anche dal sanguinamento ma soprattutto dal dolore acuto e dalla difficoltà a mangiare. - Questi farmaci si possono usare per bocca o localmente direttamente nelle tasche gengivali.
Come si usano gli antibiotici per parodontite?
In conclusione nella situazione sopradescritta si fa una terapia di 5 giorni con amoxicillina (Zimox)
1 compressa ogni 12 ore, associata a metronidazolo (Flagyl) 1 compressa da 250 mg ogni 8 ore.
Un altro valido antibiotico in queste situazioni è il Minocin 100 mg 1 compressa ogni 12 ore ( non si usa in gravidanza e nemmeno nei giovani sotto ai 12 anni)
Nel caso di parodontite cronica e grave si può fare un’altra terapia di sostegno alla guarigione, ad esempio:
Si può fare una cura antibiotica con doxiciclina a dosaggio molto basso, per 3 mesi.
Il laser, ricordo che, si inserisce in questo protocolla di cura in modo molto mirato, agendo sia come antibatterico che come stimolante della rigenerazione cellulare.
Riassumendo per guarire la malattia, l’uso di antibiotici ha un senso solamente in fase acuta ed associati ad un protocollo preciso di cura.
11. Migliore collutorio per parodontite.
Il migliore collutorio per parodontite deve avere delle funzioni che aiutino a guarire la malattia parodontale.
Per capire quali collutori sono indicati nella cura della parodontite bisogna sapere che In generale i collutori possono agire in due modi
- Un tipo migliora la pulizia e igiene della bocca come il “listerine”, perché facilita la rimozione della placca.
- Un’altra famiglia di collutori agisce invece sui batteri della bocca. Questi contengono la clorexidina come principio attivo, che agisce come disinfettante antibatterico. Tra questi il Curasept, il Dentosan Quali sono le differenze tra questi collutori?
I collutori a contenuto di clorexidina avendo una attività antibatterica sono maggiormente indicati nelle infiammazioni gengivali e nella parodontite. Possono contenere clorexidina a diversa concentrazione, ovvero allo 0,2 % oppure allo 0,12%.
Da prestare attenzione al fatto che la clorexidina specie ad alta concentrazione 0,2%, pigmenta i denti di macchioline scure. Per questo non vanno usati per un tempo prolungato. Nel caso in cui i denti si pigmentino è sufficiente una igiene orale con ultrasuoni per rimuovere le macchie.
Per un trattamento prolungato meglio usare Curasept collutorio allo 0,12 %.
Per concludere i collutori hanno un compito importante nella salute della bocca, ed ognuno ha la giusta indicazione.
Amarda
29 Agosto 2023 at 18:20Buonasera,
Sono una persona che soffre della paradontite cronica( fino all’osso) e ho tanto dolore forte in tutti I denti. Ho letto nel vostro website di laser terapia e vorrei chiederle se questo è una soluzione sicura. Vorrei anche un parere dal dentista per il mio problema.
Cordiali saluti,
Amarda Veliu
Studio dentistico Chiamenti Lista • Post Author •
30 Agosto 2023 at 16:57Gentile Signora
La cura Laser per la parodontite è molto efficace.
Può raggiungere due risultati, la guarigione completa nella parodontite di media gravità, un grande miglioramento nella parodontite grave.
E’ comunque sempre una terapia auspicabile per avere un miglioramento dei sintomi come il sanguinamento l’infiammazione ed il dolore, ed inoltre per evitare il più possibile le estrazioni.
Nel caso fosse interessata le potrò fornire informazioni più dettagliate.
La ringrazio per la fiducia accordatami.
Cordiali saluti
dott Walter Chiamenti