Parodontite cos’è

Parodontite diagnosi e cura

Parodontite cos’è – Studio dentistico Laser Chiamenti Lista

 

E’ davvero un grande piacere trasmettere le mie esperienze sulla parodontite e la sua cura a persone che ne possono avere beneficio.

Per questa ragione ho scelto di raccontare tanto per cominciare la “Parodontite cos’è”.

Allora se volete sapere la parodontite cos’è, se volete conoscere le ultime novità, il modo migliore è leggere il nostro articolo.

Innanzitutto vi propongo questo breve video sulla parodontite per darvi un quadro sintetico e intuitivo della malattia.
 

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Racconterò poi, in breve ma in modo esauriente, quali sono gli antibiotici indicati nella cura della parodontite quando si usano e soprattutto come si usano, se siete interessati leggete il paragrafo“Quale antibiotico per parodontite” .

Parlerò infine di un rimedio naturale per la parodontite, ovvero il bicarbonato, dirò come si usa e perché nel paragrafo “Parodontite e Bicarbonato”.
Questo è il primo video.
 

Parliamo di…

 

  1. Parodontite cos’è.
    1. Parodontite cause.
    2. Parodontite sintomi.
    3. Parodontite diagnosi.
  2. Parodontite lieve.
  3. Parodontite grave.
    1. Parodontite grave e complicata.
  4. Parodontite e bicarbonato.
    1. Come usare il bicarbonato per le gengive.
    2. Sciacqui con bicarbonato per gengive infiammate.
  5. Antibiotici per parodontite.
    1. Quale antibiotico per parodontite.
  6. Miglior collutorio parodontite.

1. Parodontite cos’è.

 

La parodontite, detta anche piorrea, è una malattia subdola che fa perdere i denti e per essere sconfitta deve essere riconosciuta e trattata il più precocemente possibile.
 
A dirla tutta, è una malattia che può iniziare in giovane età e ha un andamento spesso a fasi alterne, progredisce continuamente e ha la massima espressività intorno ai 50 anni.
 
Per chiarire come questa malattia si sviluppa, diciamo che esistono delle forme di parodontite ad evoluzione veloce e aggressiva, ma anche forme a lenta progressione, ed inoltre può colpire alcuni denti della bocca o essere generalizzata a tutta la bocca.

Certamente è importante comprendere cos’è la parodontite, ma è altrettanto importante sapere come la parodontite si cura.
 

Parodontite cos’è e come si cura.

 
La parodontite è una malattia molto diffusa, sottovalutata dai pazienti e a volte scoperta in ritardo dai dentisti e per questo insieme di situazioni può succedere che la diagnosi sia ritardata.

Le persone spesso si abituano a questo disturbo, all’inizio pensano che il sanguinamento gengivale ed anche l’alitosi siano normali, per poi arrivare in fase avanzata, alla mobilità dei denti.

Per questo motivo spesso viene diagnosticata quando è tardi ed i danni sono avanzati e questo complica qualsiasi terapia, mentre una diagnosi precoce farebbe la differenza, e darebbe risultati migliori.

I danni legati a questa malattia li possiamo distinguere in locali, ovvero riguardanti la struttura di sostegno del dente, e generali con interessamento del cervello, ad esempio demenza senile e alzeimer, il cuore con aterosclerosi, e possono anche influire sulla gravidanza.

Nei prossimi paragrafi tratteremo i sintomi, la diagnosi, la cura, con particolare attenzione alle ultime scoperte.
 

1.1 Parodontite cause.

 

E’ una malattia  causata dai batteri, ce ne sono circa 400 specie, e possono causare una diversa evoluzione e gravità della malattia.
 
La placca ed il tartaro sono le cause maggiori della malattia parodontale perché sono associati ad una alta concentrazione batterica.
 
Anche la familiarità e la genetica hanno un ruolo importante nella manifestazione della malattia.
 
Il fumo lo stress ed il diabete sono fattori che aggravano la malattia.
 
I danni si manifestano sui tessuti che circondano il dente che sono osso, gengiva e legamento parodontale, quest’ultimo ha il compito di trattenere  il dente all’interno dell’alveolo dentale.
 
Trascurarla ha come conseguenza l’aggravamento ed il peggioramento continuo  fino alla perdita dei denti.
 
Oggi perdere i denti non è più accettabile perché ci sono modi di riconoscere e curare la parodontite.
 
La mia equipe è attenta a studiare e diagnosticare precocemente la malattia parodontale.
 
Abbiamo messo a punto un protocollo di terapia che da soddisfazioni molto grandi a me, allo staff ed ai pazienti tutti.

1.2 Parodontite sintomi.

 

Come già detto riconoscere i sintomi iniziali è importante per la guarigione della malattia.
Allora distinguiamo quali sono i sintomi iniziali e quali quelli tardivi della parodontite.

  • Sintomi della parodontite lieve.
  • Sintomi della parodontite grave.

Ripetiamo, innanzi tutto, che la Parodontite è una malattia che riguarda il sostegno del dente, difatti nella parodontite grave i denti si muovono.
 

Sintomi della parodontite lieve.

 

La malattia inizia con l’infiammazione gengivale, dove i sintomi sono molto scarsi e poco visibili.

Con una attenta osservazione si puo’ notare il segno più evidente: un orletto infiammato sul margine gengivale accompagnato da una tendenza delle gengive a sanguinare.

Questo segno è accompagnato dalla presenza di tartaro ed un inizio di leggere tasche gengivali.

Quello che deve rassicurare è che un intervento del dentista con detartraggio e scaling radicolare, risolvono egregiamente questa situazione.
 

Sintomi della parodontite grave.

 

La parodontite grave è caratterizzata da mobilità dei denti e profonde tasche gengivali.

L’infiammazione gengivale che dura da molto tempo, finisce per danneggiare il legamento parodontale, un insieme di fibre che hanno il compito di tenere legato e fermo il dente al suo posto nell’alveolo osseo, per poi causare la mobilità dentale.
 
Quando i segni ed i sintomi evidenziano la presenza di parodontite non si deve aspettare, la cura deve iniziare subito, la guarigione completa è facilmente raggiungibile con la terapia messa a punto nel nostro protocollo.

La cura di questa malattia è efficace grazie alle ultime scoperte di cui parleremo nei prossimi paragrafi.
 

1.3 Parodontite diagnosi.

 

Dopo avere detto quali sono i sintomi della parodontite si deve parlare della diagnosi di parodontite.
 
Ricordiamo anche che la diagnosi di malattia deve essere fatta in modo scrupoloso ogni qual volta ci sia un sospetto di malattia come il sanguinamento gengivale, la presenza di tasca gengivale, la familiarità o semplicemente per controllo.
 
La diagnosi clinica è sicuramente il primo passaggio per un controllo e si avvale dei seguenti punti:

  • Sondaggio del solco gengivale per evidenziare eventuali tasche gengivali.
  • Valutazione del sanguinamento e/o gonfiore gengivale.
  • Analisi della mobilità o spostamento dentale.
  • Controllo della Infiammazione o di eventuali ascessi gengivali.
  • Valutazione del dolore gengivale.

Diagnosi strumentale, quando c’è un riscontro nella diagnosi clinica.
 
Diagnosi strumentale con:

  • RX Ortopantomografia.
  • RX endorali.

Per ultimo,  la valutazione della gravità e della prognosi della malattia richiede l’analisi dei tipi di batteri interessati, perché sappiamo che l’evoluzione della malattia dipende soprattutto da loro.

Diagnosi microbiologica

  • Test microbiologico con identificazione degli agenti microbici.

Non meno importante la valutazione della predisposizione familiare alla malattia. Sappiamo che se i genitori hanno sofferto di parodontite ci può essere una predisposizione familiare che si indaga con il seguente test.

Diagnosi genetica per valutare la predisposizione e la familiarità:

  • Test genetico.

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2. Parodontite lieve.

 

La parodontite, per chiarezza, può essere lieve o perché la diagnosi è tempestiva, oppure perchè non ci sono batteri molto aggressivi e nemmeno fattori aggravanti.

Di questi ultimi diremo estesamente paragrafo seguente.

Il sintomo iniziale, principale e spesso unico è il sanguinamento gengivale che si accompagna a leggero gonfiore e rossore delle gengive con iniziali e sporadiche piccole tasche gengivali.
 
Il sanguinamento gengivale è spesso il primo segno da prendere in considerazione e si nota generalmente quando si usa lo spazzolino dentale per la pulizia dei denti.

La parodontite lieve è perfettamente curabile, i danni presenti scompaiono e si ripristina la perfetta salute della bocca.

La cura della parodontite lieve si avvale comunque delle ultime tecnologie, il Laser, oltre alla terapia causale.

3. Parodontite grave.

 

La parodontite grave è data da un insieme di fattori tra i quali: la presenza di batteri molto aggressivi nella bocca e anni di malattia in cui i segni ed i sintomi tipici della parodontite non erano evidenti.

Altre cause che portano alla parodontite grave sono la familiarità, i fattori aggravanti come il fumo, lo stress e il diabete.

Ad ogni modo un ruolo fondamentale nella evoluzione della parodontite è legato alla diagnosi precoce.

Quindi abbiamo visto che la parodontite grave si sviluppa per una serie di coincidenze negative: la presenza di batteri aggressivi, i fattori predisponenti, la diagnosi tardiva.

Quando non si presta attenzione ai sintomi iniziali si permette alla malattia di avanzare, quando si ritardano la diagnosi e la cura, la parodontite diventa grave con danni talvolta irreversibili.
 
Ma non bisogna arrendersi, la cura che abbiamo a disposizione è molto efficace.

3.1 Parodontite grave e complicata.

 

La parodontite si definisce grave e complicata quando il danno è rilevante, evidente e si sviluppa in profondità.

Per evitare quindi che la parodontite diventi grave e complicata è necessario prestare attenzione e riconoscere i seguenti sintomi:

  • Sanguinamento delle gengive spontaneo, notturno o allo spazzolamento.
  • Arrossamento e gonfiore delle gengive.
  • Alito cattivo.
  • Denti che si muovono.
  • Denti che si “allungano” e diventano sensibili.
  • Aumento dello spazio tra i denti.
  • Presenza di tasche gengivali profonde.

La parodontite grave e complicata presenta tutti i sintomi suddetti ma può essere comunque curata con l’obiettivo di salvaguardare i denti e mantenere la masticazione.
 
Questa malattia è spesso associata ad alcune condizioni che ne peggiorano ed accelerano l’evoluzione e per questo si devono conoscere.
La parodontite grave è condizionata da questi fattori:

  • Lo stress perché diminuisce le difese dell’organismo.
  • La predisposizione familiare favorisce la presenza e la gravità della malattia.
  • Le malattie sistemiche come il diabete peggiorano la malattia.
  • Anche il fumo come lo stress la aggravano, perché diminuiscono le difese dell’organismo.

In conclusione, la parola d’ordine per evitare la parodontite grave e complicata è grande attenzione ai sintomi e ai segni!
Attenzione massima alla diagnosi da parte del dentista, in modo tale da scoprire l’eventuale malattia parodontale il più presto possibile ed evitare così la parodontite grave.
 
A questo punto vi dirò come si cura la parodontite.
Questo argomento è molto interessante ma può essere anche molto particolare.
Per renderlo chiaro, semplice, non prolisso ho fatto dei brevi video e delle sintesi.
Guardate il prossimo link, sarà molto esauriente.
 

4. Parodontite e bicarbonato.

 

Dovete sapere che la cura della parodontite si avvale anche dell’uso del bicarbonato, un rimedio naturale che aiuta la guarigione.
 
A dire il vero parodontite e bicarbonato sono una valida associazione di cura solamente se vengono contemporaneamente rimosse le cause che hanno generato la malattia.
 
Attenzione quindi, non dobbiamo pensare che il bicarbonato da solo possa essere la cura della parodontite, e nemmeno della gengivite.
Il bicarbonato è un valido aiuto quando usato correttamente in associazione al protocollo completo di cura della malattia.

 
Visto che Parodontite e bicarbonato sono una associazione di cura valida, io consiglio di usare il bicarbonato seguendo un piano di cura che prevede la rimozione del tartaro dalla bocca con il detartraggio, con lo scaling, con una corretta igiene orale.

Per essere chiari, quando l’infiammazione gengivale si protrae da un pò di tempo, quando cominciano a comparire le prime tasche gengivali, consiglio un altra cosa altrettanto importante, l’eliminazione dei batteri che causano la malattia, per questo il Laser è imbattibile.

Il Laser usato con tecnica Lanap nelle tasche gengivali inserendo la fibra attiva nel solco elimina tutti i batteri che portano la malattia parodontale.

4.1 Come usare il bicarbonato per le gengive.

 
 
Per prima cosa ricordiamo che batteri tartaro e placca sono la causa dell’infiammazione gengivale, delle tasche gengivali e della malattia parodontale.

E’ facile capire a questo punto che il bicarbonato anche se contrasta l’infiammazione delle gengive aiuta a guarire solamente se vengono rimosse le cause di malattia.

Per chiarezza il bicarbonato aiuta a combattere l’infiammazione della bocca, grazie alle sue proprietà alcalinizzanti e anti settiche naturali contrastando il proliferare dei batteri che sono l’origine all’infiammazione.
 
Come usare il bicarbonato per gengive allora?
 
Bisogna chiarire innanzitutto, che il modo più efficace di usare il bicarbonato è di utilizzarlo come dentifricio.

Per questa ragione fate così, prendete un cucchiaino di bicarbonato diluitelo con alcune gocce di acqua ossigenata e utilizzatelo come si utilizza un dentifricio.
 
C’è un secondo modo altrettanto efficace di usare il bicarbonato, bagnare gli scovolini con la pasta bicarbonato-acqua ossigenata e pulire gli spazi interdentali.

4.2 Sciacqui con bicarbonato per gengive infiammate.

 
Un ulteriore modo di usare il bicarbonato nella parodontite sono gli sciacqui della bocca.

Questo è un modo di utilizzo molto “leggero”, che non è in grado di portare il bicarbonato nel solco gengivale, dove si trova la causa di infiammazione nella parodontite, e quindi è di modesta utilità da solo, ma usato assieme alle altre modalità diventa efficace.

In conclusione parodontite e bicarbonato sono una associazione di grande aiuto curativo quando si introduce nella cura il Laser con tecnica Lanap, perché il Laser esalta gli effetti del bicarbonato.

Il bicarbonato, nella cura della parodontite, deve quindi essere integrato molto bene nel protocollo di cura laser della parodontite.

 

5. Antibiotici per parodontite.

 

Gli antibiotici per parodontite sono indicati nella cura della malattia parodontale, devono però essere usati con una modalità ben precisa e soprattutto dopo avere eliminato le cause di malattia.

Indicazioni all’uso dell’ antibiotico nella malattia parodontale:

– Anzitutto ricordiamo che la parodontite è sostenuta da batteri ecco perché è utile l’uso della terapia antibiotica.
– Gli antibiotici sono indicati, anzi si devono assolutamente usare in fase acuta di malattia parodontale e in presenza di ascesso gengivale.
– Attenzione però, è sbagliato pensare che la sola cura antibiotica guarisca la parodontite.
– Nella cura della parodontite, la terapia antibiotica si deve inserire nel contesto della terapia causale, in cui si devono eliminare i fattori che causano la malattia, tra cui batteri, placca, tartaro, fumo, diabete.
– E’ importante infine sapere quale antibiotico è meglio usare nella parodontite.

La cura con antibiotici, ripeto, è un aspetto della cura e deve essere associata a quella che viene chiamata terapia causale.

Ricordiamo che la terapia causale consiste nel rimuovere i fattori da cui origina la malattia.

Quanto appena detto è sostanzialmente il segreto della cura alla parodontite. Rimuovere il tartaro, eliminare i batteri con una corretta igiene orale, eliminare i batteri con un particolare uso degli antibiotici, ma soprattutto con l’uso del Laser.

5.1 Antibiotici per parodontite.

 
Entrare nello specifico e dire quali antibiotici per parodontite sia meglio usare richiede sapere quando fare questa terapia, e come calibrarla sulla persona valutando i sintomi le indicazioni e le intolleranze individuali.

Antibiotici per parodontite?

 
Andiamo con ordine, gli antibiotici migliori per parodontite sono vari tra cui amoxicillina, doxiciclina, metronidazolo.

In definitiva si deve sapere questo :

  • Gli antibiotici in presenza di infezione parodontale acuta si devono usare.
     
    L’infezione parodontale acuta si riconosce dalle gengive gonfie rosse infiammate e doloranti. L’infezione acuta si riconosce anche dal sanguinamento ma soprattutto dal dolore acuto e dalla difficoltà a mangiare.
  •  

  • Questi farmaci si possono usare per bocca o localmente direttamente nelle tasche gengivali.

Come si usano gli antibiotici per parodontite?

 
In conclusione nella situazione sopradescritta si fa una terapia di 5 giorni con amoxicillina (Zimox)

1 compressa ogni 12 ore, associata a metronidazolo (Flagyl) 1 compressa da 250 mg ogni 8 ore.
 
Un altro valido antibiotico in queste situazioni è il Minocin 100 mg 1 compressa ogni 12 ore ( non si usa in gravidanza e nemmeno nei giovani sotto ai 12 anni)

Nel caso di parodontite cronica e grave si può fare un’altra terapia di sostegno alla guarigione, ad esempio:

Si può fare una cura antibiotica con doxiciclina a dosaggio molto basso, per 3 mesi.
 

Il laser, ricordo che, si inserisce in questo protocolla di cura in modo molto mirato, agendo sia come antibatterico che come stimolante della rigenerazione cellulare.
 

Riassumendo per guarire la malattia, l’uso di antibiotici ha un senso solamente in fase acuta ed associati ad un protocollo preciso di cura.

6. Migliore collutorio per parodontite.

 

Il migliore collutorio per parodontite deve avere delle funzioni che aiutino a guarire la malattia parodontale.

Per capire quali collutori sono indicati nella cura della parodontite bisogna  sapere che  In generale i collutori possono agire in due modi

  • Un tipo migliora la pulizia e igiene della bocca come il “listerine”, perché facilita la rimozione della placca.
  • Un’altra famiglia di collutori agisce invece sui batteri della bocca. Questi contengono la clorexidina come principio attivo, che agisce come disinfettante antibatterico. Tra questi il Curasept, il Dentosan Quali sono le differenze tra questi collutori?

I collutori a contenuto di clorexidina avendo una attività antibatterica sono maggiormente indicati nelle infiammazioni gengivali e nella parodontite. Possono contenere clorexidina a diversa concentrazione, ovvero allo 0,2 % oppure allo 0,12%.

Da prestare attenzione al fatto che la clorexidina specie ad alta concentrazione 0,2%, pigmenta i denti di macchioline scure. Per questo non vanno usati per un tempo prolungato. Nel caso in cui i denti si pigmentino è sufficiente una igiene orale con ultrasuoni per rimuovere le macchie.

Per un trattamento prolungato meglio usare Curasept collutorio allo 0,12 %.

Per concludere i collutori hanno un compito importante nella salute della bocca, ed ognuno ha la giusta  indicazione.

 

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