Gnatologia e terapia laser

Gnatologia a Verona

Gnatologia e terapia laser – Studio dentistico Chiamenti Lista

 

Dolore  mandibolare – Disturbi masticatori – Disturbi della articolazione temporo mandibolare

 

La gnatologia si occupa dei disturbi dell’apparato masticatorio nel suo insieme, oltre che dell’aspetto anatomico e funzionale.

La gnatologia è senza ombra di dubbio una branca fondamentale che si occupa della dei disturbi mandibolari.

Si tratta di una branca della medicina relativamente giovane che va a studiare i rapporti esistenti tra la mascella, la mandibola, i muscoli masticatori e l’articolazione temporo-mandibolare.

 

Parliamo di…

 

  1. Introduzione alla gnatologia.
  2. Quando richiedere una visita gnatologica?
  3. Come funziona la visita?
  4. Come funziona la terapia?
  5. Quanto dura la terapia?
  6. La Terapia Laser.
  7. Conclusione.

1. Introduzione alla gnatologia.

 
In pratica, la gnatologia indaga i problemi dell’ ingranaggio dentale fra denti superiori ed inferiori, studia i muscoli che muovono le mascelle e il sistema nervoso che li comanda , le strutture che compongano l’articolazione nonché il funzionamento della lingua.

Sono molti i problemi che si possono risolvere con la terapia gnatologica, a partire dalla limitazione dei movimenti della bocca, il dolore mandibolare, i rumori delle articolazioni della mandibola.

La terapia si estende in realtà ad un campo molto più vasto e spesso misconosciuto, quali:
i dolori della testa di difficile inquadramento definiti dolori cranio facciali, ma anche i problemi posturali, di vista, articolari, muscolari, cefalee, infine le parafunzioni ovvero atteggiamenti viziati ripetuti e perpetuati nel tempo che portano ad un sovraccarico dentale ed articolare.

2. Quando è necessaria la visita gnatologica?

 
L’artrosi, la mancanza di elementi dentari, protesi scorrette, cattive abitudini, possono rivelarsi dannose per l’articolazione della mandibola ed al sistema della masticazione.

Queste situazioni mettono in moto una sintomatologia che può andare dal dolore presente alla apertura della bocca, al dolore alla masticazione, spesso associato a crepitii e rumori fino alla cefalea.

In tutti questi casi è necessaria una visita e diagnosi gnatologica.

3. Come funziona la visita gnatologica?

 
L’azione da parte di uno gnatologo inizia con un processo diagnostico correttamente costruito, che si avvale della consultazione dei relativi specialisti ortopedici e ortodontisti.

Se necessario, per individuare la migliore strategia per la correzione del sistema dentale e inquadrare un piano globale di trattamento.

Gli esperti assegnano un ruolo importante al rapporto tra medico e paziente.
In una conversazione personale, vengono identificati tutti i dettagli del problema e viene pianificato un trattamento.

La visita prevede la conoscenza della storia medica del paziente e informazioni riguardo alla disfunzione, un esame clinico specifico, eventuali esami radiografici e strumentali, eventuali valutazioni specialistiche di tipo neurologico e posturale.

Il tutto contribuisce ad una valutazione oggettiva dello stato funzionale di vari sistemi, organi e tessuti del corpo a riposo e sotto stress.

La visita prevede un’attenta anamnesi e analisi dell’occlusione dentale, della funzione masticatoria, dell’articolazione temporo-mandibolare, dei muscoli masticatori e di quelli cervicali, per inquadrare esattamente l’origine della disfunzione e le cause del dolore.

 

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4. Come funziona la terapia?

 

  • La terapia dei disordini temporo-mandibolari (DCM) prevede diverse scelte terapeutiche a seconda della gravità del disturbo.

    In alcuni casi, consiste semplicemente nello spiegare al paziente a cosa sono dovuti i disturbi e fornendo alcuni consigli comportamentali per evitare il perpetuarsi dei sintomi.
  • In altri casi, la terapia deve ristabilire la posizione corretta delle articolazioni temporo-mandibolari (ATM) e/o delle arcate dentarie.

    Viene quindi utilizzato il BITE ovvero una placca in resina che viene confezionata su misura e con la quale si fa terapia, modificando gradualmente la postura neuromuscolare fino ad ottenere una decontrattura dei muscoli e la scomparsa del dolore o riposizionando la mandibola per correggere il difetto dell’articolazione.

    Il BITE ristabilisce la posizione ideale delle arcate dentarie ed intercetta l’abitudine viziata al serramento e/o al digrignamento dei denti.

5. Quanto dura la terapia?

 
La durata della terapia è variabile da caso a caso ed è circa di un anno.

In media, però, il paziente trova beneficio al dolore già dopo qualche settimana.

 

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6. La terapia Laser.

 

Low Level Laser Therapy (Lllt)- il laser nel trattamento dei disordini Atm.

 

La nostra esperienza riporta l’efficacia della Low Level Laser Therapy nel trattamento di pazienti affetti da disordini e da dolore articolazione temporo-mandibolare.

I dolori al viso al collo ed i dolori dell’articolazione temporo-mandibolare (Dtm)

Si manifestano in una varietà di quadri clinici che coinvolgono:

  •  muscoli della masticazione, l’articolazione temporo-mandibolare (Atm) e i tessuti limitrofi.

Il sintomo riscontrato più frequentemente è il dolore mediato dalla stimolazione dei nocicettori muscolari e dei tessuti periarticolare.

Il Dolore articolazione temporo-mandibolare ha un’eziopatogenesi multifattoriale e richiede un approccio multidisciplinare per un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico.

Le terapie privilegiate sono quelle non invasive e, tra quest’ultime, la letteratura Internazionale cita il laser.

I laser utilizzati per il trattamento dei disordini temporo-mandibolari appartengono alla categoria dei “laser freddi” che agiscono con basse potenze; per questo, la terapia prende il nome di Low Level Laser Therapy (Lllt).

La sua caratteristica è la non invasività e la capacità di generare un effetto antinfiammatorio, antidolorifico e biostimolante nei tessuti trattati.


 

Disordini ed i dolori dell’articolazione temporo-mandibolare (Dtm)

 

Nella nostra esperienza il laser si è dimostrato efficace nel ridurre il dolore e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti con dolori temporo-mandibolari sia come unico trattamento che in associazione alla terapia con il BITE.

Abbiamo trattato con Low Level Laser Therapy numerosi pazienti affetti da Dtm. Il trattamento prevede due seduta settimanali per un totale di 8-10 sedute.

A inizio (T0), metà (T1) e fine terapia (T2) viene valutato il miglioramento.
Il trattamento ha interessato la regione dell’ATM e i punti algici individuali.

La scelta dei punti ha seguito criteri anatomici e criteri legati all’agopuntura; sono stati trattati i seguenti punti: anteriormente all’ATM in corrispondenza, inferiormente all’ATM sopra all’Atm, superiormente all’ATM posteriormente all’ATM nel condotto uditivo esterno.

Nel nostro studio dentistico a Verona utilizziamo un laser a diodo Dental Smile lunghezza d’onda 980 nm, in Cw (Continous Wave, modalità di emissione continua dell’impulso), a contatto con la cute, con potenza media di 250 mW, power density 5J/cm2 e tempo di applicazione di 50 sec per punto.

Attualmente la nostra esperienza ci incoraggia ad applicare la Low Level Laser Therapy nella cura dei disturbi temporo-mandibolari e ad approfondire la ricerca in questo campo.

7. Conclusione.

 
Lo Studio dentistico di Verona Chiamenti Lista affronta in modo particolare i problemi di gnatologia e di occlusione distinguendo i problemi muscolari, trattati con applicazioni Laser da problemi di incoordinazione temporo-mandibolare trattati con placche occlusali.

 

 

Studio Dentistico Chiamenti Walter Lista Flavia Negrar Verona associato ANDI
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